martedì 15 febbraio 2011

A Padova una mostra quasi magica: "Humanae vanitates et pompae - La Cultura delle illusioni"







“Se qualcuno riuscisse a scrivere la storia della vanità, conoscerebbe già la metà dell’intera storia della cultura” (Johan Huizinga). 


E' stata inaugurata il 10 febbraio u.s. (e visitata - e fotografata grazie a Roberto - al rientro della manifestazione del 13 febbraio) "Humanae vanitates et pompae. La cultura delle illusioni", mostra promossa dal Comune di Padova, che rientra nell'ambito delle manifestazioni dedicate ai Carraresi, Signori di Padova nel XIV secolo.


L’artista orafa padovana, Alberta Vitae la stilista statunitense Meika Wagner, con la collaborazione di Giustina e Mariangela Magarotto, sviluppano, all’interno dello spazio espositivo dell'Oratorio di San Rocco, una personale riflessione sul tema della Mundana Vanitas, intesa come ricerca del superfluo e del vestire sofisticato. 


L’obiettivo è quello di riproporre in chiave moderna, seguendo un linguaggio artisticamente elaborato, un abbigliamento insolito e raffinato, dai tessuti morbidamente drappeggiati e sovrapposti, impreziositi dall’inserimento di spille, bottoni e collane.


Ciò che stupisce è il fatto che gli splenditi abiti indossati dai manichini non sono cuciti ma semplicemente drappeggiati e fissati con spilli. Da togliere il fiato.


I gioielli di Alberta Vita, artista della scuola orafa padovana, suggeriscono, per la fisicità dei materiali e per le forme geometriche pure, il desiderio di stabilire un rapporto inscindibile tra il corpo femminile e il suo ornamento e tra la cultura e la sperimentazione, esprimendo sempre fedeltà all’idea di arte intesa come forza della mente che può modificare, se non cambiare, la realtà.




Gli abiti sono giocati dalla stilista statunitense Meika Wagner in chiave anche storica ma soprattutto illusoria, come un costante, fastoso abbellimento della donna, un crogiolo di energie sottolineato dal potere dei colori e delle stoffe, che richiamano gli antichi colori e il panneggio degli affreschi alle pareti dell’Oratorio di San Rocco, in un reciproco dialogo tra passato e presente, idealmente proiettato nel futuro. Le creazioni di Meika Wagner sono state realizzate con la preziosa collaborazione di Mariangela e Giustina Magarotto.




Le eleganti e originali opere esposte, dalla linea morbida e sinuosa, sorprendono per gli interessanti e sapienti accostamenti che, con il loro dinamismo, esaltano il significato e il significante della materia e della linea.



La mostra rimarrà aperta fino al 20 marzo 2011. 

Nell'oratorio di San Rocco (Via Santa Lucia 20, a Padova) l'ingresso è libero, con il seguente orario: 9.30-12.30/15.30-19.00.



Ancora lì? Non ci posso credere! Dai, che vi aspetto per un caffè :)

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