giovedì 28 aprile 2011

Trentino Alto-Adige, Bolzano e dintorni per un breve week-end

Tre giorni per riprendermi da un faticoso periodo, cosa c'è di meglio che un po' di montagna e un po' di buon cibo? Tre giorni in Tentino Alto-Adige. La base era Bolzano alla quale tornavo per cena dopo le gite giornaliere. La prima è stata a Latzfons, frazione di Klausen, a 1.160 metri. Il nome deriva dal latino "latas fontes" il luogo delle fonti abbandonate. E' stato divertente trovarmi nel bel mezzo di una sagra paesana, alle 10.30 di mattina, tra boccali di birra, calici di vino bianco, krapfen, uova sode e musica. uomini e donna vestiti a festa, i primi con l'abito buono, il cappello nero e il fiore all'occhiello, le donne con i tipici costumi tradizionale che però stavano ai margini della piazza, come se non fosse permesso loro di partecipare al divertimento dato dal gioco delle uova sode. Questo gioco lo avevo visto fare tanti anni fa a Fiumalbo (sull'appenino modenese) e lo chiamavano "ovino o scoccino"; nasce da una antica tradizione popolare, il gioco consiste nel tenere in mano un uovo sodo mentre l'avversario lo colpisce con un altro uovo. Vince chi riesce a tenere integro il proprio e a rompere quello dell'altro: chi perde deve consegnare l'uovo al vincitore. Il gioco ha mantenuto intatto il sapore antico e semplice della tradizione, quando in passato la gente si sapeva divertire con poco.










Parlando con una delle giovani ragazze addette alla vendita delle uova colorate (quasi esclusivamente in tedesco...), mi ha raccontato che la transumanza del bestiame, in autunno, è una manifestazione da non perdere specialmente se si rimane di sera per la Toergellen. Cos'è? Altra festa con i sapori tradizionali del Trentino Alto-Adige; il nome "torgelleng" deriva dal latino "torquere", pigiare, cioè pressare l'uva dopo la vendemmia. L'usanza prende vita dai tempi antichi quando amici e parenti si recavano ad aiutare il contadino in questo lavoro e venivano ricompensati con un piatto di canederli, una salsiccia, un po' di speck accompagnati dal vino della casa.
Dopo aver girato il pomeriggio tra le montagne respirando aria pulita e fresca, sono tornata alla base per la cena. Girellando per Bolzano mi sono imbattuta in questa tipica birreria, in Piazza delle Erbe., sono entrata per bere una birra e ne ho bevute due, una chiara e l'altra scura, e ci ho anche cenato...

Canederli alla birra e speck con pangrattato all'aglio con insalata di cavolo cappuccio, stinco di maiale al forno con crauti, patate arrosto e rafano e il tipico pane brezen. Dal sito ufficiale riporto la storia della casa dove potete trovare il menù completo, la collezione dei sottobicchieri e gli eventi.



"Questa casa fu costruita circa 800 anni fa, come una delle torri antistanti le mura della città. Se ne fa menzione la prima volta negli annali cittadini intorno al 1600, come osteria della campagna d'oro (GOLDENE GLOCKE). Più tardi vi si installò la cosiddetta PLATZ-SCHMIEDE (fucina della piazza), una bottega di maniscalco a conduzione familiare. Nel 1862 la fucina fu trasferita nella vicina Via Museo. Nello stesso anno venne aperto il Caffè GOSTNER, condotto con successo prima dalla famiglia Gostner stessa, poi da vari gestori. Nel 1997 per opera dei nuovi proprietari iniziò la ristrutturazione e con essa la trasformazione in un'osteria, che per prima produce in proprio la birra. Nell'aprile del 1998 l'osteria e la fabbrica di birra Hopfen & Co. ha aperto al pubblico".





Il giorno seguente riparto per KLAUSEN; la prima cosa che mi ha colpito entrando nel centro storico di questo antico borgo sono state le insegne delle varie attività, ristorante, panificio, albergo, osteria, ecc... bisogna camminare guardando in alto mentre si passeggia per la strada principale lungo la quale si sviluppa il piccolo borgo, per coglierne i particolari. Chiusa (Klausen in tedesco) si trova lungo il corso del fiume Isarco e storicamente è cittadina doganale, infatti il nome deriva dal latino clausa, clusa, che significa chiusa di un corso d'acqua. Un altro piccolo gioiello è la chiesa, piccola ma veramente incantevole e luminosa, non per niente CHIUSA è uno dei Borghi più belli d'Italia.

Seguendo il sentiero che parte da piazza Tinne, è possibile fare una passeggiata fino al Monastero di Sabiona che sovrasta la cittadina medievale, passando anche dal Castel Brazoll. Tutti posti incantevoli che valgono i 1000 Km percorsi in totale...











































































































































































































2 commenti:

Cristina Galliti ha detto...

anche tu sui viaggi dei foodbloggers, brava! bel giretto!

sississima ha detto...

carino questo blog...mi interessa tutto ciò che parla di cibo e viaggi.
Intanto mi sono unita ai tuoi lettori fissi, ciao SILVIA